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giovedì 21 aprile 2011

Stephen Hawking e l'universo

Stephen Hawking
Sono rimasto particolarmente colpito stasera da un documentario di scienza su SKY intitolato "L'universo e Stephen Hawkin-Alieni". L'argomento trattato come ovvio era "Alieni" e la possibilità di trovare altre forme di vita simili o diverse da noi nell'universo.
Le animazioni in CGI ricostruivano fascinosamente le realtà ipotetiche che Hawing spiegava durante il documentario. 
Realtà immaginarie, frutto di una fantasia non troppo irreale e basate su calcoli sia fisici, sia astronomici ma soprattutto chimici.

La più affascinante teoria parlava di altri mondi, lontani da noi distanze talmente grandi da essere soltanto immaginate, popolate da esseri non troppo dissimili a noi che, raggiunto un grado di evoluzione elevato, vagavano per i mondi dell'universo popolandoli, sfruttando le risorse per poi ripartire alla ricerca di altri mondi da conquistare. L'analogia con Cristoforo Colombo e con in nativi americani calzava a penello.

Il tutto si inseriva nel contesto "Conviene far sapere dove siamo agli esseri che popolano l'universo?"
Potrebbero, dice Hawkin, (e sono d'accordo) essere un tantino... pericolosi, e potrebbero comportarsi con noi allo stesso modo di come fecero i conquistadores con i popoli dell'america ai tempi di Colombo.
Ipotesi che potrebbero essere pericolosamente vere.

Questa stessa teoria chiudeva il documentario lanciando l'ipotesi che fra tutte è quella che mi affascina di più e lascia aperta una possibilità che io reputo molto plausibile:

Noi stessi, genere umano che abita questo pianeta, siamo verosimilmente la progenie di una stirpe di colonizzatori che in epoche talmente remote, le cui tracce storiche sono ormai scomparse, hanno raggiunto questo sistema solare? Un civiltà che fra le tante civiltà matematicamente plausibili nella nostra stessa galassia ha raggiunto questa porzione di galassia insediandosi in uno fra i tanti miliardi di pianeti che potrebbero ospitare la vita? 


Un'ipotesi che mi affascina, che darebbe finalmente una risposta alle domande fra le domande.
- Siamo soli?
- Chi siamo?
- Da dove veniamo?
- Perchè siamo qui?

Personalmente, e lo dico senza alcuna vergogna, non riesco a concepire una simile teoria così fantascientifica o impossibile. Ciò che manca è il tassello mancante. Sepolto chissà dove. Magari già scoperto e nascosto, in attesa che l'umanità sia pronta alla risposta e che essa possa essere gentilmente offerta all'umanità intera. 

Io sono pronto!

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